Foot fetish

giovedì 10 dicembre 2009

Dominanza


Dominanza è un termine pregnante la cui radice deriva dal latino Dominus “Signore”, al femminile Domina che poi in italiano si è contratto in “Donna”, la signora era la padrona, colei che governava la casa, che tirava le fila dietro le quinte, che ordinava agli schiavi, che a quel tempo esistevano davvero alla luce del sole e le catene non se le mettevano da sé e per gioco. Quindi è un termine che ha a che fare col comando, il contrario dell’ubbidienza.
Sono sempre stata convinta che una persona dominante non lo è se non ha forza di carattere e dominio soprattutto su sé stessa, sulle proprie pulsioni, sui propri sentimenti, nel mantenere lucidità anche sotto la pressione peggiore, nel sapersi muovere da sola, senza pretendere o necessitare sempre la comprensione, l’appoggio materiale e o affettivo di qualcuno. E’ natura, ma anche scuola, è un cammino a volte doloroso, ma non necessariamente.
A volte, soprattutto da parte delle donne un atto di sottomissione avviene perché è un modo di amare, negli uomini penso che sia molto meno influenzato da un coinvolgimento sentimentale, del resto in natura la femmina è più selettiva, più responsabile, sono i maschi che si scornano e si ammazzano per mettersi in vetrina e farsi notare, ma è la femmina che sceglie in quasi tutte le specie animali.
Diversa è dalla prepotenza la fermezza nei propri principi, il saper difendere le proprie idee e la propria dignità, il non voler scendere a compromessi, il non farsi confondere le carte e questi sono i tratti di un carattere dominante sia che ami nella sfera intima atteggiamenti di sottomissione che di dominanza.

Pensiero di una Padrona


...Non fanno per me i feticisti che pensano di usarti come un oggetto: due piedi, un paio di mani o un bel seno (ecc ecc)... da venerare. E non fanno per me i masochisti che cercano la lite per procurarsi la punizione perchè a loro piace. E sopratutto non fanno per me gli indecisi, uomini frustrati, eternamente ribelli, perennemente in fuga dalle loro emozioni femdom. Questi ultimi li giudico addirittura peggiori dei "parolai" ovvero tutti quegli schiavi capaci solo di belle parole, ma incapaci con i fatti di mostrar qualcosa di buono.
Il mio schiavo deve invece, realmente, donarmi il suo entusiasmo, senza vergogna e senza pretendere niente per se. Deve accettare, consapevolmente, che prima di ogni altra cosa c'è la soddisfazione del mio piacere, perchè il suo compito è compiacermi. Ogni giorno sarà vissuto al mio servizio, in adorazione totale della mia persona, quasi religiosa, come un culto a cui votarsi e donarsi totalmente. Senza mai mostrare pentimento nella scelta di aver limitato la sua vita per dedicare ogni suo sforzo, fisico e mentale, al mio benessere...

mercoledì 9 dicembre 2009

Schiavo in realta


La mia adorata Padrona dorme ancora, mentre le preparo la colazione.

mi avvicino ai piedi del letto e la sveglio, massaggiando i Suoi Piedi Divini,

con dolcezza ed estrema adorazione. Lei si alza e mi onora permettendomi

di calzarLe le Ciabatte Marroni. prostrato La riverisco col capo chino in terra

e mentre si avvia verso il bagno la seguo, al mio umile posto attendendo

ai Suoi Piedi, baciando e adorando la Dea...

La osservo con adorazione mentre consuma il suo caffè, macchiato caldo,

i suoi biscottini preferiti, poggia i Suoi Piedi sulla base di un grande carrello in legno.

Di tanto in tanto mi inchino per baciare Le Sue Divine Ciabattine.

Quest'oggi porta delle Calze di lana a righe orizzontali, grigio chiaro e blu.

Nella mia umile testolina vermifera, provo ad immaginare quali Scarpe mi ordinererà

di portarLe. Lei, leggiadra e splendida, torna in camera. Sceglie gl'indumenti e si mostra nuda.

Il Seno tenero ed alto, le Cosce, il Pube con i suoi Peli neri. Mi prostro in terra e

La Padrona mi concede l'onore di baciare umilemente i Suoi Piedi Nudi...

martedì 8 dicembre 2009

Pensieri di un schiavo...


...A scuola quando si studiava la storia degli egiziani e dei romani mi affascinava e colpiva i racconti degli schiavi e come essi venivano trattati
Da piccolo, ero spaventato, non capivo queste mie pulsioni, pensavo di essere ammalato oppure non normale.
Poi...... con il tempo
Ho capito che forse non ero l'unico sulla terra a sentire certe pulsioni ed avere certi pensieri.
In verità,
non tutte le donne mi trasmettono questo ribollire, questo sentimento fortissimo di buttarmi ai loro piedi.
Non è un fattore di bellezza, con alcune lo sento ed altre no, penso che sia un'alchimia a pelle, alcune lo trasmettono altre no
può essere il loro modo di vestire, il loro modo di muoversi o parlare, il loro atteggiamento
non ho idea come possa avvenire, rimane il fatto che muovendomi in mezzo alla gente, alcune mi colpiscono e trasmettono moltissimo altre no.
ho sempre represso e controllato queste mie pulsioni, per paura.
Paura di passare per una persona sporca, paura di passare per una persona malata, paura di passare per una persona non normale, paura di essere considerato un criminale, paura di finire in mani sbagliate.
Paura perchè anche io non riesco a capire il motivo di questi miei pensieri, queste mie forti pulsioni, queste mie sensazioni, questo mio ribollire.
mi domando spesso che uomo io sia, perchè proprio a me, tante volte arrivo a disprezzarmi.
Sento sempre più forte, il senso di buttarmi ai piedi di una Padrona per essere il suo oggetto umano, per poterla servire,
per essere il suo schiavo, il suo servo, il suo water umano.
essere soggiogato da una Padrona ed essere realmente utile, ma non solo in quel senso, ma utile anche per le sue necessità lavorative,
nel senso che se la Padrona ha dei carichi di lavoro che non riesce a portare a termine, se posso li faccio io.
Vorrei essere realmente l'oggetto umano di una Padrona, e come un oggetto essere trattato.
Di solito, quando si possiede un oggetto cosa si fa?
lo si usa direttamente per i suoi usi dedicati;
lo si può prestare ad amici o amiche;
lo si può regalare;
lo si può rompere;
lo si può buttare.
L'oggetto lo si può adoperare bene come lo si può adoperare male.
le mie pulsioni, mi fanno ribollire il sangue, mi fanno battere forte il cuore, mi annebbiano la vista, mi fanno salire la pressione, non mi fanno capire più niente, non riesco ad applicarmi e pensare, sono tutti stati d'animo che sento fortissimo, contemporaneamente, quando penso e vedo una persona che potrei essere il suo servo, il suo schiavo il suo water umano, essere usato, maltrattato, deriso e umiliato.
n realtà non ho tendenze masochistiche, poichè non ho pulsioni al dolore, ma ogni tanto penso che potrebbe essere accettato se è la Padrona a volerlo.
Riuscendo sempre meno a controllarmi, ho paura di perdere la mia razionalità, la mia sicurezza.
Il sesso deve esser finalizzato alla Padrona ed al suo virile compagno, a loro deve essere dato il godimento, io sono una nullità umana, non devo essere io a godere, questo privilegio del godimento è dato solo alla Padrona ed al suo compagno, ma io devo essere l'oggetto per far godere nei modi reputati e voluti dalla Padrona ed appagarla in tutti i sensi.
Io al cospetto della Padrona, non ho onore, non ho valore non ho dignità.
E vero che uno schiavo "come al mercato degli schiavi di una volta" viene preso dalla Padrona ed utilizzato come Ella vuole...